La situazione di stasi che sta caratterizzando l’area che un tempo ospitava l’ex discoteca “Le Cupole” e che già nel dicembre dello scorso anno doveva essere messa a bando, ha indotto un gruppo di giovani a far scattare la mobilitazione sui social network e nel giro di meno di una settimana il gruppo “Tutti quelli che rivogliono le Cupole” ha raccolto oltre 1500 persone. Un modo per sollecitare le autorità preposte ad uscire dall’attuale situazione di stand by che lascia in sospeso diversi imprenditori pronti ad investire nella zona per riqualificarla e tentare di riportarla ai fasti di un tempo quando era il riferimento della movida della provincia di Messina. Non sono chiare le ragioni per le quali l’iter finalizzato a mettere a disposizione l’area si è arenato nonostante il contenzioso tra demanio e curatore fosse definito. Un’occasione sicuramente perduta visto che l’area continua a rimanere in stato di abbandono, facile riferimento di barboni e soggetti senza scrupoli. Sarebbe opportuno che oltre ai giovani, che a parte le sollecitazioni non possono svolgere nessun altro ruolo, le istituzioni si attivassero, cercando magari un dialogo tra loro per sbloccare l’impasse e consentire a chi vuole spendere ancora dei soldi perché crede nel futuro della riviera di Ponente, di poterlo fare. Certo, un’altra estate è ormai saltata e quindi occorrerà pensare al 2018. Un orizzonte troppo lontano? In molti metterebbero la firma per poter riavviare in quell’area attività tra 12 mesi.
Giampaolo Petrungaro